domenica 25 maggio 2008

Chiaiano, Lo Uttaro, Pigneto: il pugno di ferro e la Vandea. La precarietà esistenziale di questa “bella modernità” chiede risposte: e se il centro sinistra non ha saputo che balbettare, le destre offrono ricette spietatamente efficaci, che pescano nei bassi istinti, nei miti della sicurezza e delle piccole patrie, della razza e del “me ne frego”. La militarizzazione della “questione rifiuti”, la durezza della reazione esemplare a Chiaiano, con la violenza poliziesca apparentemente gratuita, ma invece dosata esattamente per sottolineare l'efficacia decisionista; l'esaltazione del tema della sicurezza in chiave anti-stranieri, la rapidità con cui il governo delle destre sta mettendo sul tavolo le proprie ricette xenofobe, rispondono alla logica spietata ed efficace di ricostruire, nella contrapposizione con il diverso, una identità collettiva e nella soluzione dei problemi certezze, seppure misere, aprendo, volutamente o meno, ma questo è secondario, il “vaso di Pandora” dell'odio razziale: il raid razzista al quartiere Pigneto a Roma non è stato certamente un avvenimento inatteso. Non era in discussione il se, ma solo il quando. E altri ne verranno. Del resto non è la prima volta che ciò accade, e il “ventre” da cui, nella vecchia Europa, nacque il nazifascismo “è ancora gravido di mostri”. (continua la lettura e posta i tuoi commenti)