lunedì 22 giugno 2009

L'introduzione al comitato politico federale del 22 giugno

di Giosué Bove
La segreteria provinciale ha deciso di non presentare un documento chiuso. Si è ritenuto necessario aprire una discussione che il comitato politico non può esaurire subito, ma che deve rilanciare sui territori, coinvolgendo l'insieme del partito, nei circoli ma anche attraverso i contributi scritti che saranno ospitati tutti con il medesimo risalto, nel sito della federazione. Per arrivare - con i tempi che saranno necessari - ad una sintesi il più unitaria possibile, ma senza forzature.
Dunque questo è semplicemente un intervento introduttivo che ho svolto a titolo personale.
Tiriamo un sospiro di sollievo per il mancato raggiungimento del quorum del referendum che se fosse stato raggiunto avrebbe peggiorato la pessima attuale legge introducendo una vera e propria truffa nel meccanismo elettorale. Ma il risultato delle elezioni europee è stato negativo in Europa con una forte avanzata delle deste, una sconfitta delle socialdemocrazie ed una tenuta a macchia di leopardo della sinistra di alternativa, e in Italia con la conferma dell'egemonia della destra, una tenuta sostanziale del progetto strategico del PD e la conferma della marginalità politica dei comunisti e della sinistra. La situazione ci impone una riflessione attenta, approfondita e pacata. Propongo, per questo, quattro assi di ragionamento: penso che sia utile innanzitutto comprendere riservando maggiore attenzione alla osservazione e dunque all'analisi scientifica della realtà, con meno presunzione soggettivista, riprendendo la battaglia culturale sul tema del legame tra comunismo e l'alternativa di società. E' necessario, in secondo luogo, vivere intensamente il conflitto sociale: i comunisti o sono "utili" agli oppressi e agli sfruttati oppure sono destinati ad essere marginali. La categoria di utilità va declinata come internità alle lotte che come capacità di servizio a tutti i livelli, ivi incluso quello istituzionale. Ritengo ancora che sia necessaria una offensiva unitaria per una casa comune dei comunisti e degli anticapitalisti e, a partire da essa, per la realizzazione di un polo della sinistra di alternativa. Infine è per me necessario, di fronte all'avanzata delle destre, promuovere in maniera aperta ed esplicita un unico fronte di opposizione alle destre e alle politiche di destra, basato su discriminanti di programma, con proposte unificanti sugli interessi reali della classe (reddito di cittadinanza, riconversione ambientale delle produzioni, potenziamento delle strutture di convivenza civile, dall’istruzione alla salute agli spazi ludici, piena attuazione dei diritti delle persone…) andando a vedere "le carte" di IDV, Sinistra e Libertà e PD... leggi tutto