Siamo per una gestione pubblica perché l’acqua è un bene comune, essenziale per la vita e non oggetto di speculazione.
Mettere a profitto l’acqua (anche a beneficio della criminalità…) comporterà necessariamente tariffe più salate per i cittadini.
Una gestione pubblica, efficiente e senza sprechi è indispensabile per la salvaguardia delle civiltà di una comunità contro la rapina dei territori e a tutela del paesaggio e del delicatissimo equilibrio idrogeologico del nostro paese, il dissesto del quale ha provocato negli ultimi mesi danni enormi (Abruzzo, Sicilia);
Occorrono quindi concrete misure che proteggano le risorse idriche, come primo trai beni comuni, al fine di assicurare acqua potabile di qualità per tutti e su tutto il territorio nazionale.
A livello locale, il servizio idrico integrato va riconosciuto come servizio pubblico privo di rilevanza economica, attraverso l’inserimento di questo ineludibile principio all’interno degli Statuti Comunali.
Le mobilitazioni di questi giorni, promosse dai movimenti per l’acqua, hanno registrato un successo crescente in termini di partecipazione e ora devono continuare.
La Federazione della Sinistra sarà in prima linea nella promozione di un REFERENDUM per rigettare ogni ipotesi di privatizzazione e mette a disposizione strutture, organizzazione e militanti per il prosieguo di questa importante battaglia.